
A proposito del Polo Tecnico Professionale…
Lunedì 15 Febbraio si è tenuta la Conferenza Stampa per l’attuazione immediata del Polo Tecnico Professionale del Marghine, istituito con un Accordo di Rete nel febbraio 2014 e riconosciuto dalla Regione Autonoma della Sardegna.
Tutti sono stati concordi nel chiedere con forza che l’ Assessorato alla Pubblica Istruzione provveda immediatamente a pubblicare il bando che permetterebbe di sbloccare la situazione di stallo attuale e di dare così attuazione agli indirizzi dati dalla Giunta regionale che vede nei Poli Tecnici una ottima opportunità per razionalizzare l’offerta formativa tecnico professionale e per ricostituire il binomio scuole/imprese.
La presenza di Confindustria, delle scuole, delle istituzioni locali e regionali conferma la rilevanza dello strumento e le ragioni per cui il Polo Tecnico del Marghine ancora non è partito.
In città, però, qualcuno insiste ancora nell’ affermare che il mancato avvio del Polo Tecnico Professionale sarebbe da identificarsi con l’assenza di due autonomie di tecnico e/o professionali, cercando in questo modo, ancora una volta, di trasformare un problema di politica regionale (anzi, di inerzia assessoriale) in un problema locale.
Ma se si ha la volontà di approfondire l’argomento, si può subito constatare come il Polo Tecnico sia un organismo già vigente (per ora sulla carta), riconosciuto dalla Regione nel 2014 e regolarmente inserito nella deliberazione regionale sul dimensionamento scolastico n. 2211 del 4 febbraio 2014 (con tutta la forza normativa che tale atto possiede). Mai e poi mai la Regione avrebbe inserito in una Piano di dimensionamento scolastico un istituto inesistente o, peggio, illegittimo.
Se ciò non bastasse sottolineo come in altre Regioni siano già presenti Poli Tecnici Professionali retti da un solo dirigente scolastico:
– 2 Poli nell’ Umbria (Casagrande-Cesi e il Pertini/Allievi);
– Nel Veneto il Polo Tecnico Professionale di Venezia.
Non cerchiamo dunque di far ricadere tutto e sempre sulla politica locale; non trasformiamo sempre qualsiasi argomento in occasione di polemica inutile, buona solo per un attimo di visibilità sul web ma che, alla prima occasione di verifica, si sfalda e mostra tutta la sua inconsistenza.
Il mancato avvio del Polo Tecnico, ripeto, è una problematica originata esclusivamente dall’inerzia dell’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione e non dalla politica locale che, anzi, dimostra di aver fatto tutto per bene e, oltretutto, con larghissimo anticipo.
Il Polo Tecnico Professionale è un’opportunità e uno strumento di cui il Marghine e l’intero centro Sardegna non può fare a meno e bisogna dunque combattere uniti questa battaglia.
Sembra che ormai tutti l’abbiano capito, meno che i fautori di questa discutibile teoria.
Marco Roberto Manus
Consigliere comunale
Gruppo Democrazia e Partecipazione
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