
Mentre la polemica con i produttori laziali non accenna a placarsi, ritorno sull’interrogativo posto da Coldiretti Lazio circa il “perchè la sede del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano DOP stia a Macomer e non altrove” .
Consiglio di leggere la Tesi di Laurea di Giorgia Tempesta dal titolo Un turismo diverso: archeologia industriale a Macomer (clicca qui) in cui nelle pagine da 22 a 30 si racconta la nascita dei Caseifici a Macomer; ancora la breve storia degli Albano, sempre curata da G. Tempesta (clicca qui) inserita nel Dizionario Storico degli Imprenditori in Sardegna, curato da Dau Novelli e Ruju, vol. II, ed. 2015, Aipsa Edizioni Cagliari.
Sempre edito da Aipsa Edizioni il conosciutissimo e organico lavoro fatto da Domenico Falchi e compendiato nel libro Macomer: i pionieri dell’industria in Sardegna ed in particolare il capitolo I dal titolo L’industria casearia sarda: storia, conseguenze e prospettive, curato da Italo Bussa.
Infine una chicca: oggi la chiamerebbero “start up” , nel 1879 più semplicemente Padru Mannu Caseificio Piercy: a Campeda, agro di Macomer, la prima industria casearia della Sardegna (clicca qui).
Buona lettura
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