
Segnalo due provvedimenti adottati nella seduta di Giunta di venerdì 25 novembre:
- l’attivazione di un sistema di aiuti “de minimis” a sostegno delle imprese del Marghine devastate dai roghi dell’estate 2016 : qui trovi la (delibera n. 63/14) e il regolamento attuativo)
- l’attivazione di un Fondo per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (clicca qui).
Per quanto riguarda il primo punto è la risposta concreta rispetto ad una forte sollecitazione che, non solo io e Piermario Manca, ma tutta la maggioranza, rivolgemmmo al Consiglio regionale sottoscrivendo la mozione 240 a luglio 2016 (puoi leggerla qui)
Chiedevamo l’attivazione di un sistema di buoni regionali di acquisto di materie prime (fieno, foraggio, mangimi, acqua) o di qualunque altro strumento capace di fronteggiare l’emergenza dell’alimentazione animale sopravvissuta ai terribili roghi di luglio e agosto 2016.
In quella occasione, durante il dibattito in aula, registrammo il preciso impegno dell’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi che si mostrava possibilista sebbene il tema non fosse tra i più agevoli, soprattutto per i rischi di infrazione alle regole sugli aiuti di stato.
Oggi, a distanza di poco meno di due mesi da quel voto, la risposta affermativa con l’attivazione di un sistema di aiuti de minimis (quindi euro compatibili) finalizzati alla ricostituzione delle scorte (mangimi, foraggio e altro), fondo coperto con risorse di bilancio per 2.000.000,00 di euro.
Oggi, quindi, la soddisfazione di vedere la conclusione di un percorso iniziato all’indomani del terribile disastro e le prime risposte ad un mondo che non poteva essere lasciato da solo.
Merita attenzione anche l’attivazione del Fondo per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e con una copertura finanziaria di 2,5 milioni di euro giacenti presso ISMEA.
Anche questi sono aiuti in regime de minimis e l’importo del prestito sarà parametrato sulla base dell’orientamento tecnico-economico dell’azienda, attestato dal fascicolo aziendale, mediante un calcolo che tiene conto delle produzioni standard per superficie o per numeri di capi allevati.
Operazioni che dal punto di vista commerciale sono variamente denominate come “prestiti agrari di esercizio”, “prestiti agrari di conduzione” o “prestiti agrari di esercizio e conduzione”, tutte accomunate dal fatto di essere destinate a sostenere le spese che l’imprenditore agricolo affronta nella conduzione dell’azienda e che anticipa per la realizzazione dei prodotti agricoli o zootecnici, nonché per l’utilizzazione, la manipolazione e la trasformazione dei prodotti stessi. A titolo esemplificativo sono considerate spese di conduzione delle aziende agricole l’acquisto di sementi, concimi, antiparassitari, anticrittogamici, mangimi, carburanti, lubrificanti, il pagamento di prestazioni di natura varia svolte da operatori non dipendenti, il pagamento di salari, stipendi e compensi spettanti a dipendenti fissi o avventizi, il pagamento del canone di affitto, il pagamento di rate di assicurazione e altro ancora.
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