L’ARTE DEL NASCONDINO: BREVI NOTE SULLO STATO DELLA RETE DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA.

di Marco Roberto Manus, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Macomer

 

Rispondiamo volentieri alle sollecitazioni del Forum per la Rinascita di Macomer anche se, con riguardo alle condizioni dell’impianto di illuminazione pubblica, qualche altro esponente che oggi siede nei banchi della opposizione e che in passato ha ricoperto, per oltre 15 anni, ruoli di primissimo piano nella vita politica cittadina potrebbe, anche meglio di noi, spiegare come si è arrivati ad una situazione così disastrosa.

Noi possiamo solo dire che quando nel 2013 siamo stati chiamati al governo della città, abbiamo trovato una rete di illuminazione pubblica letteralmente a pezzi sulla quale non si registravano interventi infrastrutturali seri e importanti da oltre 20 anni (eccezione fatta per la recente riqualificazione di piazza S.Antonio).

Stessa situazione sulle scuole, impianti sportivi, palestre. Insomma un patrimonio pubblico in uno stato di visibilissima sofferenza.
C’è da dire che la rete della illuminazione pubblica era già vecchia quando, tra il 2001 e il 2002, ne fu affidata  la manutenzione (in esclusiva e senza gara) alla GST con una operazione che la Corte dei Conti bollerà come fallimentare e antieconomica: infatti l’affidamento alla GST generava costi decisamente superiori (+ 16,87% nel caso delle manutenzioni agli impianti di illuminazione pubblica) e una qualità di servizi decisamente inferiore rispetto a quelli che si sarebbero potuti spuntare ricorrendo al mercato degli operatori privati, anche locali.

Chi scelse, quindi, la via dell’affidamento dei servizi manutentivi alla società in house del Comune (e per di più senza la previsione di investimenti infrastrutturali ma appostando risorse solo per l’ordinario) sbagliò e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 

In questo contesto è evidente che, nel 2013,  il nostro primo obiettivo fu quello di recuperare sul piano della qualità delle manutenzioni affidandoci al mercato (quindi a ditte specializzate clicca qui ) grazie alle quali si è riusciti a garantire un minimo di efficienza e a ridurre drasticamente il numero dei blackout su impianti comunque ormai logori e consumati.
Abbiamo cercato di amministrare le risorse con oculatezza garantendo in primis le manutenzioni  h24; abbiamo installato oltre 400 corpi illuminanti a basso consumo che, insieme alle politiche di contenimento degli sprechi, ci ha permesso di ridurre sensibilmente il peso delle bolletta elettrica e arginare gli aumenti dell’energia elettrica di questi ultimi anni.
Abbiamo installato una fila di nuovi pali all’ingresso nord dell’abitato per evitare quella sensazione di buio che si aveva sulla parte alta del corso.
Ancora: da qualche settimana è iniziata l’installazione di oltre 90 pali di ultima generazione con tecnologia LED nell’ area tra Viale Sant’Antonio, Piazza Sant’Antonio, Via Piemonte e Via Toscana.
Tali lavori sull’impianto dell’illuminazione pubblica rientrano nel progetto “Contratto di Quartiere II”, con la quale verrà completamente riqualificata l’intera area in questione dal punto di vista dell’illuminazione pubblica.

Siamo consapevoli che l’impianto di illuminazione cittadino versa in una situazione precaria, con tanti pali spenti o che funzionano ad intermittenza, perciò abbiamo deciso di munirci di uno studio illuminotecnico, affidato ad un professionista, al fine di capire quali siano le criticità e quali i rimedi.
Solo dopo una seria valutazione tecnica saremmo in grado di proporre alla città la miglior soluzione.

Il che non significa rispedire al mittente le varie proposte che ciclicamente arrivano dalle più disparate aziende che si occupano di efficientemento energetico; significa solo essere più consapevoli che quella che sceglieremo sarà effettivamente la miglior soluzione rispetto ad un problema serio e importante del quale ci siamo fatti volentieri carico ma che, è bene non dimenticarlo, arriva da lontano.

 

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