
Dalla Unione Sarda di oggi apprendiamo che l’ANAS ha intenzione di declassare “… circa 1.500 chilometri di strade sarde a due corsie – cioè la metà di quelle esistenti . Per risparmiare sulle manutenzioni: questo è il progetto che il capo compartimento dell’Anas ha illustrato nei giorni scorsi ai sindacati, durante un incontro in cui ha annunciato le strategie future per la gestione della rete regionale….” (clicca qui)
Di seguito il comunicato del gruppo consiliare regionale.
COMUNICATO STAMPA
Non è tollerabile che l’ANAS ipotizzi soluzioni strategiche per la rete viaria della Sardegna ignorando bellamente Giunta e Parlamento sardi.
Non è accettabile che l’ANAS lavori attorno ad un progetto di declassamento delle strade a due corsie senza che le massime istituzioni sarde sappiano nulla.
Men che meno è accettabile che detto declassamento avvenga per «contenere i costi delle squadre manutentive».
Ricordiamo che da tempo, in sede di conferenza Stato/Regioni, è pendente un confronto, a tratti molto duro, per la determinazione della complessiva consistenza della rete stradale isolana e la proponibilità della strategia avanzata da ANAS va verificata all’interno del quadro complessivo.
Le manutenzioni della nostra rete viaria sono una voce rilevante e determinante nei rapporti tra la Sardegna e l’ANAS perché rilevanti – anzi rilevantissime – sono le somme che l’azienda introita a fronte di prestazioni che rende in modo discutibile, soprattutto dal punto di vista della tempistica.
Una simile iniziativa necessita di opportuni e urgenti chiarimenti perché, se dietro il principio del «contenimento dei costi» si nasconde la difficoltà dell’azienda dello stato italiano di assolvere alle sue competenze, è chiaro che i rapporti, anche finanziari, dovranno essere regolati diversamente.
In quest’ottica siamo evidentemente portatori di interessi specifici che ci portano a vedere con estremo favore l’ipotesi di un superamento dell’attuale modello infrastrutturale, incardinato solo su ANAS e che mostra ancora una volta tutte le sue criticità.
Gianfranco Congiu, Capogruppo del Partito dei Sardi
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