
Il nuovo Piano di Dimensionamento Scolastico non ci piace. Ne abbiamo spiegato le ragioni in una conferenza stampa a fine anno (clicca qui).
Oggi, insensibile e impermeabile a tutte le richieste di confronto, l’assessore regionale Firino lo inserisce all’ordine del giorno della giunta del 10 gennaio.
Lo abbiamo duramente contestato decidendo di non partecipare ai lavori di giunta in cui si sarebbe dovuta discutere la proposta di Piano (clicca qui)
Ebbene, ritengo sia giusto farlo conoscere a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Per questa ragione decido di pubblicarlo e di divulgarlo.
Per ora la giunta ne ha sospeso la trattazione.
Non basta. È necessario coinvolgere tutti (popolazioni, sindaci, dirigenti, insegnanti, famiglie) in un dibattito che dia il senso corale di una protesta.
Noi lo riteniamo atto ostile e dannoso nei confronti di tutti i sardi ed in particolare nei confronti di quelle comunità che più di altre soffrono una sempre maggiore marginalizzazione rispetto ai maggiori centri urbani e una inarrestabile crescita degli indici di spopolamento.
Temi cruciali come questo devono essere partecipati, discussi e condivisi e non possono essere vissuti come meri atti amministrativi di ineludibile derivazione ministeriale.
Il Piano di Dimensionamento Scolastico è un provvedimento che promana dal nostro contesto geografico, sociale, economico, culturale di quali deve saperne tradurre i tratti salienti e che maggiormente caratterizzano la società sarda.
Per queste ragioni decido di pubblicarlo e di renderlo accessibile a tutti, perche’ vogliamo che si apra un dibattito pubblico su un tema che, forse più di altri, riguarda e che riguarda la nostra vita, dei nostri figli, delle nostre famiglie.
Gianfranco CONGIU, capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio Regionale.
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