
Con l’Ordine del giorno n. 1/2019, votato all’unanimità dal Consiglio regionale nella seduta di ieri 08 gennaio, il Parlamento sardo impegna la giunta regionale ad intervenire presso il Governo per salvaguardare le finanze degli Enti Locali della Sardegna, gravemente sacrificate dalle disposizioni della manovra finanziaria varata il 31 dicembre scorso dal governo Conte.
Così diamo, quindi, ulteriore slancio alla protesta partita da Macomer la settimana scorsa e ora approdata nel Parlamento sardo.
In ballo non solo la drammatica decurtazione del fondo IMU TASI, ma anche la mancata attribuzione delle risorse destinate alle Province per le manutenzioni stradali e delle scuole.
Infatti è scritto ai commi 889 e 890 del Bilancio di previsione dello Stato che il Fondo nazionale per la manutenzione di strade e scuole pari a 250 Mln è riservato alle sole Regioni a statuto ordinario, così escludendo la Sardegna dall’accesso a quei fondi.
Altro che governo del cambiamento: neppure con la spending review del governo Monti ci si era spinti a tanto.
Lì almeno i tagli si spalmavano in un arco di 5 anni ; qui l’impatto è immediato.
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