INTERROGAZIONE CONTRO IL DEPOTENZIAMENTO DEI SERVIZI SANITARI DEL MARGHINE. | di Gianfranco Congiu

Pubblico il testo della interrogazione che qualche giorno fa ho inoltrato all’assessore regionale alla sanità.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Interrogazione n. 1691/A

CONGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione della sanità nell’Area socio-sanitaria di Nuoro ed particolare sulla situazione del Poliambulatorio di Macomer.

***************

Il sottoscritto,

premesso che nei giorni scorsi si è riunita la Conferenza socio-sanitaria territoriale di Nuoro, chiamata ad esprimere il proprio parere in merito all’atto di programmazione per il triennio 2019/2021;

considerato che tutti gli interventi degli amministratori locali che compongono l’organo consultivo hanno fatto emergere una sostanziale insoddisfazione per i servizi erogati in tutti i distretti con un giudizio fortemente negativo sulla sanità nel nuorese (allungamento abnorme dei tempi di attesa per le visite specialistiche; locali non a norma, inadeguati quand’anche inesistenti; penuria di personale; eccessiva farraginosità delle procedure di acquisizione di beni e servizi; mancanza di apparecchiature diagnostiche per l’effettuazione degli screening oncologici);

rilevato come, pur muovendosi in un quadro di forti criticità, pur tuttavia non mancano gli esempi di buone pratiche sanitarie, purtroppo messe a rischio dalla mancata adozione di elementari provvedimenti organizzativi o dall’adozione di atti che mettono a serio rischio anche quelle buone pratiche realizzate in anni di serissimo impegno degli operatori sanitari locali;

Il caso del Poliambulatorio di Macomer è paradigmatico.

Denuncio come sia in atto una pesante operazione, da parte dell’ATS, di depotenziamento della struttura, con conseguente depauperamento del patrimonio materiale e immateriale faticosamente acquisito grazie all’opera del personale medico, paramedico ed amministrativo, che ha permesso di attuare nel territorio del Marghine una vera e propria medicina di “prossimità”, a vantaggio non solo dei cittadini del Marghine ma anche dei territorio più o meno vicini (Mejlogu, Planargia, Montiferru, Guilcer);

in particolare si evidenzia:

REPARTO DI RIABILITAZIONE: da vent’anni fiore all’occhiello non solo del Poliambulatorio di Macomer, ma dell’intero sistema sanitario nuorese, a tutt’oggi dopo oltre due anni è ancora privo di un responsabile in sostituzione del precedente (d.ssa Clemente); il reparto è completamente paralizzato, a causa della mancanza di personale sufficiente a garantire l’erogazione delle prestazioni sanitarie: personale paramedico, fisioterapisti e amministrativi; l’ATS non ha ancora provveduto a sostituire il personale andato in quiescenza. La domanda di prestazioni riabilitative è elevatissima e il poco personale presente in reparto non riesce ad evadere tempestivamente tutte le richieste, tant’è che ad oggi vengono trattate solo le urgenze: ictus e femore! Tutte le altre richieste vengono rinviate “sine die”, poiché non si è nemmeno in grado di indicare ai pazienti una data neppure approssimativa.

Si rileva, inoltre, che nel reparto vengono trattati solo pazienti neurologici. Sarebbe pertanto, fortemente, auspicabile, a fronte di una richiesta in costante aumento, che il servizio offerto venisse potenziato, non solo dotandolo del personale necessario per garantire il ripristino dei normali standard di funzionamento, ma addirittura superando la tipologia di paziente trattato, prevedendo acconto alla neuroriabilitazione anche la ortoriabilitazione e la cardioriabilitazione.

Non solo, ad oggi l’ATS non è stata neppure in grado di adottare quelle misure minime (dotare il reparto di un paio di operatori socio sanitari, così come richiesto dalla Conferenza di distretto nel mese di aprile scorso) misure che consentirebbero il recupero di quelli che sino a poco tempo fa erano normalissimi standard di efficienza.

LABORATORIO ANALISI: li Laboratorio di analisi del Poliambulatorio di Macomer rappresenta un esempio concreto di quella che si chiama “medicina di prossimità”. Al momento non si registra, infatti, alcuna lista di attesa e vengono garantiti i prelievi a domicilio in tutto in tutto il territorio del distretto. Nonostante ciò l’ATS intende trasformarlo da Laboratorio analisi in un Centro prelievi, nel quale si provvederà al solo prelievo ematico e delle urine che poi, dovranno essere trasportati a Nuoro, esponendo, conseguentemente, ed in particolare gli emocromo, ad un processo di alterazione, atteso che verrebbero, inoltre, trasportati al termine della mattinata.

Purtroppo, da circa un anno, tutta la immunoenzimatica è stata trasferita a Nuoro, nonostante a Macomer venissero fatti circa 30.000 esami all’anno, questo significa che a Macomer, da circa un anno, non vengono più fatti i marcatori tumorali, i marcatori epatici i toxotest (per le donne gravide).

Il depotenziamento o peggio ancora la chiusura del laboratorio analisi, si ripercuote negativamente su tutti quei reparti che con questo hanno uno stretto collegamento ed in particolare con l’oncologia e con la dialisi, che conseguentemente verrebbero chiusi, cosi come sta già avvenendo per l’oncologia. I pazienti oncologici che debbono sottoporsi al trattamento chemioterapico saranno, pertanto, costretti ad effettuare un doppio accesso in due diversi giorni, uno per il prelievo ed il secondo per sottoporsi alla terapia.

L’immunochimica non viene più effettuata a Macomer ma a Nuoro e non al San Francesco, ma in una struttura privata convenzionata (LAB), sull’assunto che occorreva evitare sprechi economici poiché i kit non venivano utilizzati appieno. Sul punto si evidenzia che prima del suo trasferimento a Macomer venivano eseguiti circa 20 marcatori della tiroide al giorno. Al momento vengono ancora effettuati i PT (per i cardiopatici) circa 700/800 persone.

ONCOLOGIA: l’ATS ha avviato le procedure per il ridimensionamento del reparto con il serio rischio di una sua definitiva chiusura. È volontà dell’ATS, infatti, trasferire a Nuoro l’erogazione della Medicina di chemioterapia, sull’assunto che a Macomer non vi sarebbero le condizioni per una erogazione in totale sicurezza per i pazienti, a causa della mancanza di un reparto di rianimazione.

Si ritiene utile evidenziare che trattasi di un reparto che funziona perfettamente da oltre 25 anni, nel corso dei quali non si sono mai verificati alcuni incidenti di percorso a seguito della somministrazione delle terapie chemioterapiche. Il reparto somministra circa un migliaio di trattamenti chemioterapici, all’anno.

Ad oggi eroga prestazioni sanitarie a circa 1.600 pazienti reali, residenti nel territorio del Marghine, della Planargia, del Montiferru, ma anche di Olbia, Sassari ed Oristano.

Il reparto eroga ai pazienti oncologici anche le terapie di supporto quale alimentazione parenterale, di importanza non certo secondaria.

Lo staff è composto da un medico, tre infermieri e un ausiliario ed i tempi di attesa sono pari a zero. Un tempo la struttura poteva contare anche sulla presenza dello psicologo che ad oggi non e stato ancora rinominato.

Negli anni di operatività, circa 25/30, il reparto è stato in grado, di concerto con il laboratorio analisi, di effettuare gli esami di laboratorio, preparare il farmaco e somministrarlo al malato oncologico nell’arco di una mezza giornata, riducendo al minimo eventuali disagi e/o stress psico-fisici, legati anche al dover effettuare un doppio accesso in struttura, come invece avverrebbe se l’ATS proseguisse nell’intento di chiudere il reparto, compreso il laboratorio analisi;

La struttura è confortevole e dotata di ogni arredo, corredo e macchinario per la preparazione dei farmaci e la somministrazione delle terapie di supporto, assicurando il giusto e dignitoso supporto ai pazienti oncologici, il tutto grazie all’impagabile opera anche dell’Associazione no-profit “Il Grifone”, che nel corso degli anni ha effettuato numerose donazioni di arredi (poltrone, letti, frigoriferi, ecc.);

MEDICINA SPECIALISTICA: I problemi sono legati sia alla mancata nomina dei sostituti degli specialisti che per una ragione o l’altra hanno lasciato la struttura, che all’insufficienza delle ore assegnate; in particolare si segnala:

– EPATOLOGO: il servizio, che da quando è stato istituito ha registrato costantemente un alto numero di prestazioni effettuate a favore di pazienti provenienti da più parti della Sardegna, e non solo del Marghine, è sospeso dal 1° dicembre 2017, a seguito delle dimissioni rassegnate dal dott. Arcadu; ad oggi non si è ancora provveduto a nominare un suo sostituto;

– ECOGRAFO: il dott. Scanu ha rassegnato le dimissioni a febbraio 2018 e ancora non si è provveduto alla nomina del suo sostituto;

– CONSULTORIO: vi è carenza di personale manca sia l’assistente sociale che l’assistente sanitaria;

– RADIOLOGIA: dal 30 gennaio 2018 funziona con un tecnico radiologo, poiché l’ATS non ha provveduto a nominarne un altro in sostituzione dell’altro che è stato trasferito. Considerato che i tecnici di radiologia sono solo due, ogniqualvolta che uno dei due si assenta la struttura non è in grado di garantire la contestuale gestione della Diagnostica tradizionale e della Senologia con conseguente interruzione di uno dei due servizi ed aumento dei tempi d’attesa. Nel corso del corrente anno è stato registrato più volte tale disservizio;

LISTE D’ATTESA: sì è assisto nel corso dell’ultimo anno e precisamente dal 1° settembre 2017 al 1° luglio 2018, ad un notevole aumento dei tempi di attesa in particolare per:

Visita Cardiologica da 17 gg a 158 gg

Visita Endocrinologica da 22 gg a 165/167 gg

Visita Neurologica da 35 gg a 100/180 gg

Visita Oculistica da 150 gg a 172/248 gg

Visita Cardiologica da 17 gg a 158 gg

Visita Ginecologica da 10 gg a 22 gg

Visita Urologica da 157 gg a 190 gg

Visita Gastroenterologica da 150 gg a 184 gg

ECO TSA da 168 gg a 221 gg

ECO Addome completo da 64 gg a 149/160 gg

ECO Mammo da 101 gg a 445 gg

SALA ACCETTAZIONE E D’ATTESA: Sono state portate numerose rimostranze, formulate soprattutto dai pazienti più deboli ed anziani, circa l’inadeguatezza della sala di accettazione e d’attesa, sia per quanto riguarda la sua estensione, ubicazione e il numero di posto a sedere, che espone gli utenti in attesa di effettuare le operazioni di accettazione a terribili sbalzi di temperatura, dovuti al continuo aprirsi e chiudersi delle porte scorrevoli, oltre che a una totale assenza di privacy.

Si è rilevata, inoltre, l’assenza di un totem/bancomat per il pagamento automatico del ticket, che consentirebbe uno snellimento sia dei tempi di attesa che del numero di persone che occupano la sala d’attesa;

CENTRO DIALISI: si ritiene opportuno richiamare l’attenzione anche sul Centro dialisi, che serve un bacino di utenza di circa 45/50 mila abitanti (Marghine, Planargia, Mejlogu, Montiferru), una prestazione di assistenza decentrata grazie alla presenza nella struttura dell’Urologo – dott.ssa Ghisu. L’unico timore è che all’atto del collocamento a riposo della Dott.ssa Ghisu, l’ATS lo depotenzi trasformandolo in un Centro di assistenza limitata, che prevede la presenza del medico in struttura per solo due giorni alla settimana,

chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se sia a conoscenza dei fatti summenzionati e quali rimedi in concreto intenda adottare per ripristinare un normale andamento dei servizi sanitari nel Distretto di Macomer e in tutti i distretti del nuorese interessati dalle problematiche rappresentate.

Cagliari, 23 novembre 2018

Commenta per primo

Inserisci un tuo commento

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
Vai alla barra degli strumenti