A CHI GIOVA TUTTO QUESTO?

di Gianfranco Congiu, consigliere comunale e capogruppo di maggioranza.
          <<Prendi una bugia, ripetila ossessivamente dieci, cento, mille volte. Diventerà una verità>>.

E’ curioso che i giornali, nel riportare i contenuti dell’ultimo consiglio comunale, diano notevole (anzi esclusivo) risalto alla colorita discussione tra un esponente della opposizione ed il Sindaco.

E’ curioso ma non ci stupisce: è il frutto dell’asservimento, di un certo giornalismo, al gossip più che alla notizia strutturata, alla predilezione per il litigio, per la contumelia (gli ingredienti che fanno vendere, a detta loro).

Ecco quindi campeggiare titoloni come “Insulti a Macomer. L’opposizione abbandona l’aula” (La Nuova Sardegna) – Macomer, bagarre in consiglio comunale” (L’Unione Sarda).

Ed è ancora più curioso notare come la stampa ignori completamente il merito di un confronto politico che, per quanto ruvido, c’è comunque stato; ma per la stampa non era rilevante.

Per noi è invece rilevante e qui cercherò di darne una rappresentazione.

Si discuteva al punto 4°) all’ordine del giorno intitolato  sulla “Situazione degli impianti di trattamento dei rifiuti della Tossilo SpA e valutazione dei rischi ambientali e sanitari connessi in relazione al provvedimento di diffida adottato il 9.11.2017 dalla Provincia di Nuoro a seguito della visita ispettiva dell’ARPAS di Oristano” .

L’argomento è stato illustrato dalla consigliera Rita Atzori che, nella sua ricostruzione dei fatti ha parlato di tante cose, ha espresso tanti giudizi, ha riportato aspetti di vita amministrativa risalenti nel tempo senza, però, fare il benchè minimo cenno a quanto fatto da questa amministrazione nel campo della tutela della salute pubblica.

Ovviamente non spetta alla opposizione ricordare il merito amministrativo di chi governa, ma trovo perlomeno scorretto che si chiami alla discolpa qualcuno rispetto a fatti narrati solo parzialmente.

In sostanza: non puoi omettere di dire ciò che ho fatto e poi accusarmi di non aver fatto. A casa mia si chiama malafede.

Questa preoccupante dimenticanza è stata posta al centro dell’intervento in aula dal sottoscritto, anche questo non riportato dalla stampa.

In sostanza, ho detto in aula, che l’esponente della opposizione è stata parziale nella sua ricostruzione dei fatti, molto attenta ad atti risalenti addirittura al  2010 (quando Succu ricopriva la carica di commissario ASL) non altrettanto ai fatti più recenti, quelli formatisi in questa consiliatura, ossia quelli che qualificano l’impegno del Sindaco e di questa maggioranza sul piano della tutela della salute pubblica.

Riteniamo giuste e legittime le critiche, le diversità di opinione, ma in un contesto in cui non si glissi su fatti importanti e non si releghino nell’oblio pezzi di vita amministrativa pubblica vissuti con grande intensità.

Che poi l’opposizione, per puro spirito di speculazione preelettorale,  ometta fatti o li travisi o, peggio, li strumentalizzi ad arte, è pratica alla quale in questi anni ci siamo abituati, ma è anche pratica  dalla quale ci sottraiamo ogni volta che possiamo.

E’ assolutamente menzognero tentare di far passare il Sindaco Succu per colui che,  in passato, è stato molto attivo sul piano della tutela della salute pubblica, mentre oggi lo sarebbe un po’ meno (addirittura “cambiando idea sul piano epidemiologico”)  appiccicandogli  a forza l’etichetta di incoerente e contraddittorio.

E’ una balla perché quello che ha fatto in questi anni la nostra amministrazione dimostra l’esatto contrario.

A tale proposito farebbe bene chiunque a rileggere il verbale di seduta di Consiglio del 29 luglio 2016 (pag. 14: Analisi dei dati di mortalità per tumore nella Asl di Nuoro suddivisa per zone nel periodo 2011 2015 e screening mammografico sentenza TAR relativa all’annullamento della realizzazione del revamping e prospettive occupazionali) per rendersi conto di quello che è stato l’impegno di questa amministrazione (e di questo Sindaco in particolare) sul fronte epidemiologico e della tutela della salute collettiva (clicca qui)

Si renderebbe immediatamente conto di quanto sia stata incalzante l’azione di questo Sindaco che, per la prima volta, ha preteso da tutte le istituzioni dati, approfondimenti e relazioni.

Si renderebbe anche conto dell’ostracismo mostrato dalla ASL competente (Nuoro) che dimostra una innata attitudine a glissare, a non rispondere e solo quando incalzata formalmente, manda tutti gli atti che nella seduta di Consiglio del 29’luglio sono stati illustrati dal Sindaco.

Si renderebbe ancora conto della vera e propria battaglia condotta dal Sindaco e dalla giunta chiamando al confronto sulla salute pubblica quelle istituzioni che si sono guardate per anni dal farlo.

Questa Amministrazione ha il pregio di aver aperto un confronto ai massimi livelli, senza guardare in faccia a nessuno, ha preteso una analisi e una divulgazione di dati cercando di colmare un divario che esisteva fra il livello amministrativo e la cittadinanza.

Grazie a questa attività i dati sono stati resi pubblici e finalmente possiamo ricavare qualche chiarimento sullo stato di salute dei nostri territori.

Sentite a tal proposito cosa diceva il  TAR Sardegna nella sentenza del 15 luglio 2016 nella quale sono confluiti proprio quei dati illustrati dal sindaco nel consiglio comunale del 29 luglio 2016:

Occorre fare riferimento allo Studio epidemiologico aziendale ASL 3 di Nuoro, aggiornato al 2013 e commissionato dall’Unione dei Comuni Marghine (doc. 3 fascicolo Consorzio), dove risulta che “La mortalità complessiva (M+F) per tumore è in decremento in tutte le aree tranne Ottana. L’area di Nuoro presenta i valori più elevati mentre i tassi di mortalità più bassi sono a Macomer e Siniscola”; “nel territorio della ASL nel suo complesso, la mortalità media per tumori non differisce da quella rilevata in tutta la Regione” ; la maggior causa di morte sono le malattie cardio-circolatorie e non da tumori”.
La ASL riporta (a pag. 13 della memoria) le Tabelle inerenti il tasso di “incidenza” e quello di “mortalità” per i tumori del tessuto linfatico , ematopoietico e correlati, tra cui Hodgkin e non Hodgkin che evidenziano dati, sia per zone che per distretti, complessivamente più bassi per Macomer.
In sede di integrazione di istruttoria sono stati poi ulteriormente approfonditi i profili inerenti lo stato di salute dei residenti , con analisi degli effetti sulla salute delle immissioni di polveri da impianti di combustione.
Inoltre l’ analisi epidemiologica sviluppata in base ai dati più aggiornati, depositati in giudizio il 11.5.2016 dalla difesa della ASL di Nuoro, con la rilevazione effettuata nell’aprile 2016 (riferita all’arco temporale 2003-2012) evidenzia per Macomer un’incidenza per linfomi non Hodgkin inferiore, sia per femmine che per maschi, rispetto ai distretti di Nuoro e di Sorgono (solo Siniscola minore). Il dato globale , invece, indica per “tutte” le tipologie di tumore, effettivamente, un dato maggiore per Macomer. Ma sul punto occorre considerare che rileva una molteplicità di fattori e vanno prese in considerazione le patologie tumorali specifiche in quanto potenzialmente connesse all’emissione di diossine e altre sostanze inquinanti. Nel caso di specie (dato complessivo) l’elevazione del dato nel distretto di Macomer è determinata dall’alta incidenza del tumore alla mammella , cioè di un tumore che non fa parte di quelli considerati eziologicamente collegati con l’inquinamento ambientale (quali sono i linfomi).
In sostanza non si ritiene che l’istruttoria sanitaria compiuta sia stata superficiale e carente in ordine alla valutazione di compatibilità con la salute e con l’ambiente.
Sotto il profilo ambientale il rispetto dei parametri inerenti le emissioni (soglie-limiti di legge) consente di attestare la conformità dell’impianto alle normative vigenti sia ambientali che urbanistiche.
La sussistenza di rischi per la salute pubblica e per l’ambiente non è stata dimostrata.
Con l’effetto che non risulta dunque neppure violato il “principio di precauzione” (art. 191 TFUE), in considerazione del fatto che è stata compiuta dalle Amministrazioni un’ analisi congrua degli effetti del potenziamento dell ’impianto sulla salute delle persone e sull’ambiente”.

Ecco l’impegno di questa amministrazione e di questo Sindaco sul fronte della Tutela della Salute Pubblica. Non so quanti altri amministratori del passato possano fregiarsi di simili risultati.

Negare questi fatti o, peggio, ignorarli non rende onore a nessuno.

Nemmeno alla nostra poliedrica e variegata opposizione che da oggi, procedendo a braccetto sulla via di Damasco, si trovera’ un problema in più: il trucco è stato svelato……“Prendi una bugia, ripetila ossessivamente dieci, cento, mille volte. Diventerà una verità”.

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