
Riporto un estratto dell’articolo di U.Aime (pag. 2 La Nuova Sardegna di oggi 29 aprile) che intitola così:
Pigliaru chiama l’Europa: stop al gap dell’insularità. Il governatore chiede l’abbattimento dei vincoli sugli aiuti di Stato
“……..Pigliaru ha annunciato che al prossimo G7 dei trasporti – il 21 giugno, a Cagliari – chiederà all’Europa di «riscrivere le regole sugli aiuti di Stato, ora troppo rigide, nei casi in cui sia proprio l’insularità a provocare diseguaglianze e squilibri anche nel nostro diritto essenziale alla continuità territoriale con la terra ferma». È una battaglia che la Sardegna farà insieme alla Corsica e alle Baleari….”.
Proprio così: ieri Pigliaru, intervendo ai lavori del coordinamento delle assemblee regionali, ha dichiarato che al prossimo G7 la Sardegna avanzerà richiesta formale di modifica delle rigide regole sugli Aiuti di Stato per adeguarle ai casi – come quello della Sardegna – in cui l’insularità genera squilibri tali da pregiudicare il rispetto del diritto alla continuità territoriale dei sardi.
È un passo fondamentale nella battaglia per la riaffermazione del diritto dei sardi a confrontarsi con i territori di terraferma con regole omogenee.
E’ un primo suggello che certifica l’impegno del Partito dei Sardi sul tema dell’abbattimento del divario da insularità.
La derogabilita’ ad una normativa europea punitiva per la Sardegna è argomento attorno al quale mi confronto proprio con il Presidente da tempo ossia da quando, intevenendo nella seduta di Consiglio del 7 ottobre (oggetto: Legge regionale n. 9 del 1998 – applicazione abusiva dell’aiuto N 272/98» C 1/04 dichiarata incompatibile con il mercato comune per via degli aiuti concessi dalla Regione autonoma della Sardegna a favore di investimenti iniziali nell’industria alberghiera in Sardegna) ebbi a sollevare il caso della mancata negoziazione in sede europea, da parte del governo italiano, di opportune deroghe in favore delle regioni insulari e marginalizzate (clicca qui).
Ritornammo in argomento in occasione della stesura del Patto per la Sardegna, con una divergenza tecnica sulla estensibilità o meno anche alle regioni insulari ma non ultraperiferiche, delle deroghe previste dall’art. 107 del TFEU.
Mi fa piacere apprendere, quindi, che quel percorso, sinora teorizzato, sta iniziando a concretizzarsi ed ancor più soddisfacente apprendere che nel cammino non saremo soli: la richiesta di rimodulazione delle norme sugli Aiuti di stato verrà sostenuta anche dalla Corsica e dalle Baleari in virtù degli Accordi stipulati da questo governo regionale nel 2016 (clicca qui) per i quali il Partito dei Sardi insieme alla Associazione Popoli del Mare e Sardegna-Corsica si sono spesi tantissimo nella costruzione di un percorso di rafforzamento delle politiche comuni dei tre poli insulari.
Inserisci un tuo commento