
Così come, durante la riunione del 31 agosto, non abbiamo esitato a rimarcare la nostra contrarietà rispetto al metodo seguito dall’Assessorato alla Sanità (restringimento dei profili dei 105 idonei a ricoprire incarichi apicali nella sanità sarda a 26 e, successivamente, ad 8, con esclusione in quest’ultimo passaggio di tutti i potenziali candidati sardi), salutiamo oggi favorevolmente la decisione di riaprire i termini per tutti i 105 candidati.
E’ una posizione di merito politico che ha il pregio, tra gli altri, di riallineare la procedura ai dettami della legislazione in materia, senza quelle non autorizzate riduzioni del numero dei concorrenti che, guardacaso, hanno penalizzato proprio gli aspiranti dirigenti sardi.
Adesso la palla passa all’esecutivo regionale – unico soggetto deputato alla scelta definitiva – che disporrà, per la individuazione del migliore, dell’intero elenco dei 105 soggetti già dichiarati idonei.
Questo, pensavamo e pensiamo, sia l’unico sistema per individuare le migliori professionalità ed evitare quelle fastidiose “derive continentali” le quali, lungi dall’essere una soluzione alle aporie, recano troppo spesso un vago “sentore di commissariamento”.
Gianfranco Congiu – Augusto Cherchi – Piermario Manca
Consiglieri regionali del Partito dei Sardi.
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