
COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO P.D.S.
Caro Presidente,
è da tempo che rispetto alle nostre sollecitazioni ti poni il problema se la nostra sia una forza di maggioranza o di opposizione.
Non accade mai per il merito delle cose che diciamo, ma per i toni che usiamo o per le parole che pronunciamo.
È accaduto anche ieri.
Piuttosto che irritarsi per la parola “nefandezza”, perché non indagarne le ragioni?
È mai possibile che di fronte al problema della lunghezza chilometrica delle liste d’attesa qualcuno teorizzi provvedimenti sanzionatori per chi non si presenta? Siete davvero sicuri che il problema siano i cittadini?
È mai possibile che ci venga data ragione pubblicamente sui malati diabetici e ad oggi tutto sia rimasto come prima?
È mai possibile che la riforma della Rete ospedaliera, votata dal Consiglio, sia ferma al palo da sette mesi e che i provvedimenti attuativi non siano calibrati sul modello votato dall’aula?
È mai possibile che su Ottana si chiedano provvedimenti urgenti e immediati e la risposta sia l’analisi del contesto affidata alla ennesima task force, l’ennesimo tavolo tecnico, l’ennesima cabina di regia, l’ennesimo luogo di diluizione delle decisioni?
È mai possibile che di fronte al voto dell’Aula sull’impiego di risorse regionali per ristorare i diritti di chi, senza sua colpa, non ha goduto di due anni di mobilità, non si riesca a decidere con quale strumento renderli disponibili ai lavoratori?
È mai possibile che nessuno batta un colpo sulle nefaste conseguenze che avrebbe per il nostro sistema zootecnico il disegno accentratore ordito da A.I.A. e dal governo italiano e che di fatto affiderà a terzi la tutela e valorizzazione del nostro patrimonio zootecnico?
Proviamo per un istante a interrogarci meno su questioni etimologiche e andare alla sostanza delle cose.
Se poi la difesa dei diritti dei malati Sardi, dei lavoratori Sardi, degli agricoltori Sardi passa anche attraverso una maggior ruvidezza nel lessico e nei rapporti, porterai pazienza.
Gianfranco Congiu, Capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale
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