Ecco il documento politico presentato al presidente Pigliaru e alla coalizione.

Trascrivo il documento politico che ieri abbiamo consegnato al presidente della Regione e, immediatamente dopo, illustrato alla coalizione nel vertice di maggioranza.

Ci chiediamo se abbia ancora un senso che una forza indipendentista partecipi ad una coalizione progressista e di centro sinistra.

Il senso della nostra presenza e’ direttamente proporzionale alla intensità del confronto con il governo italiano su temi cruciali per il nostro sviluppo.

Per queste ragioni abbiamo ritenuto fondamentale e imprescindibile porre, al presidente e alla coalizione, quattro richieste preliminari rispetto ad ogni nostra futura decisione.

Se le questioni da noi sollevate entreranno a far parte del patrimonio politico di questa maggioranza, allora avrà ancora un senso che un gruppo indipendentista partecipi ad una coalizione progressista e di centrosinistra.

Viceversa trarremo le nostre conclusioni.

Gianfranco Congiu, capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio Regionale.


 

Mosso dalla volontà di confermare l’impegno assunto con il mandato elettorale, di contribuire al rilancio dell’esperienza di governo e ancor più di dare risposte ai bisogni e alle aspettative dei sardi, il Partito dei Sardi chiede al Presidente – e con lui alla Giunta e alla coalizione – di assumere un atteggiamento competitivo nei confronti del governo e dello Stato italiano.
Crediamo infatti che la difesa degli interessi economici della Sardegna e l’affermazione dei nostri diritti collettivi democraticamente espressi sia al di sopra di tutto e vada testimoniata con gesti visibili e concreti.
Per questo proponiamo al Presidente quattro azioni da portare avanti nell’immediato:

a) Chiedere al Governo italiano di ritirare il ricorso contro l’art. 3 della legge per l’Agenzia Sarda delle Entrate democraticamente votata dal Parlamento Sardo;
b) Chiedere al Governo italiano di intervenire perché nel passaggio dalla Camera al Senato la legge elettorale italiana preveda per la Sardegna – date le nostre condizioni insulari, linguistiche e demografiche – il calcolo del quorum su base sarda, onde garantire la libera scelta dei sardi e la piena rappresentatività della nostra volontà democratica;
c) Chiedere al Governo italiano che ci riconosca e renda subito disponibili le somme dovute alla Sardegna oggi indebitamente accantonate, decisive per dare immediata e più forte risposta alle molte urgenze e sofferenze vissute dalla nostra gente;
d) Chiedere al Governo italiano che dopo un lungo e colpevole ritardo notifichi alle istituzioni europee la nostra condizione giuridica d’insularità, al fine di poter accedere a diverse e per noi più vantaggiose condizioni in materia fiscale e di deroga ai limiti europei in materia di aiuti di Stato.

Al prioritario confronto su queste azioni e su quelle che il Presidente ci vorrà proporre per rilanciare il rapporto competitivo con lo Stato proponiamo di far seguire un confronto su temi e proposte che sono al centro, o dovrebbero essere al centro, dell’azione del nostro Governo. Crediamo infatti che mentre da un lato competiamo con il Governo e lo Stato italiano dall’altro dobbiamo saper esercitare al meglio, con creatività e coraggio, le responsabilità e le prerogative che come sardi già oggi ci sono proprie. Anche in questo caso faremo seguire un documento con proposte di merito volte a costruire libertà e prosperità per i sardi e la Sardegna.

Il Partito dei Sardi

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