
CHB) – Cagliari, 16 mag 2017 – Per il secondo anno consecutivo i caseifici sardi aprono al pubblico per far conoscere i metodi di produzione, i processi industriali all’avanguardia del settore e i tanti prodotti di eccellenza del comparto lattiero caseario isolano. Al via sabato 20 e domenica 21 maggio la seconda edizione di ‘Caseifici Aperti’, la manifestazione organizzata dal Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop e che quest’anno coinvolge 13 aziende casearie regionali, circa il 50 per cento di quelli autorizzati alla produzione. Durante le giornate, oltre alle visite guidate all’interno dei caseifici per raccontare le fasi della produzione, sono previsti show cooking con l’Unione cuochi regionale che prepareranno diversi piatti a base di Pecorino romano. In alcuni caseifici prenderanno parte gli studenti degli istituti scolastici locali impegnati nei percorsi scuola-lavoro. All’edizione del 2016 avevano partecipato 2mila visitatori e 1.000 studenti.
I CASEIFICI COINVOLTI. Partecipano all’edizione 2017 i caseifici: Lait latteria Ittiri; La Concordia di Pattada; Unione Pastori di Nurri; Armentizia Moderna di Guspini; Sa Costera di Anela; San Pasquale di Nulvi; Op Agriexport di Chilivani-Ozieri; Foi di Macomer; Sardaformaggi Buddusò; Argiolas Formaggi di Dolianova; Formaggi Aresu di Donori; Lacesa di Birori; Allevatori di Mores.
PALITTA (CONSORZIO). “Anche questa seconda edizione si inserisce nel percorso che abbiamo attivato e ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere le origini del gusto di questo prodotto – ha detto alla conferenza stampa di presentazione a Cagliari il presidente del Consorzio di tutela del Pecorino romano, Salvatore Palitta – è difficile far conoscere e assaggiare questo prodotto che negli anni ha avuto evoluzione positiva nel consumo da tavola anche per il basso contenuto si sale – aggiunge – con questo percorso vogliamo valorizzare il Romano nella nostra regione che purtroppo vanta ancora consumi molto bassi, solo l’1% contro il 25% dell’area di origine: ecco perché è importante far conoscere e fare promozione corretta sulla produzione”.
CONCORSI CUCINA E RAPPORTO CON SCUOLE. Tra gli altri progetti di valorizzazione messi in campo dal Consorzio, quello del concorso di cucina che si è svolto durante la mostra nazionale ovina di Macomer. “Per la prima volta ha partecipato un istituto alberghiero della città di Roma insieme a quelli sardi e abbiamo assegnato 5 borse di studio – sottolinea Palitta – riteniamo che il rapporto con le scuole, e gli istituti alberghieri in particolare, è uno dei percorsi che fa avvicinare i consumi nei nostri punti vendita e nella distribuzione dove siamo presenti”. Palitta sottolinea anche il lavoro con l’associazione cuochi. “Anche in Caseifici Aperti collaboreremo insieme – dice – una collaborazione importante anche nel percorso di educazione alimentare in cucina”.
I PARTECIPANTI. Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre a Palitta, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria; il presidente dell’Unione Pastori di Nurri e presidente dell’Oilos (Organizzazione interprofessionale comparto ovino sardo), Salvatore Pala; Antonello Argiolas dell’omonima azienda casearia di Dolianova; Leonardo Tilocca Sa Costera di Anela.
ASSESSORE CARIA: OPPORTUNITÀ ANCHE PER I GIOVANI. “Un’opportunità, soprattutto per i giovani, per visitare i caseifici sardi e per capire come si produce un formaggio fondamentale per la regione Sardegna e per l’intero comparto”, ha aggiunto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria. “Questo prodotto rappresenta una produzione importante per la Sardegna e per il latte ovino perché vale il 65% di quella nazionale – aggiunge l’assessore – sappiamo qual è la situazione di difficoltà del comparto ma stiamo cercando di fare di tutto per uscire da questo momento. Stiamo lavorando con tutta la filiera grazie anche al contributo dell’organismo interprofessionale e vogliamo ridare slancio al comparto, programmando l’attività per scongiurare le crisi cicliche”.
L’assessore sottolinea anche l’importanza della promozione: “Portiamo in giro in Sardegna con il camper Camineras lo snack da 20 grammi del Pecorino romano, un nuovo prodotto da sponsorizzare per la sua qualità. Questa due giorni – conclude – sarà una opportunità per scoprire i percorsi della produzione e come operano i caseifici nelle diverse fasi di produzione”.
PALA (NURRI). “È una manifestazione perché consentirà soprattutto ai giovani di avvicinarsi a un settore fondamentale per la nostra isola – dice il presidente dell’Oilos, Salvatore Pala – il comparto merita la giusta attenzione e anche i cuochi professionisti potranno dare il loro valore aggiunto al prodotto, confezionando piatti che i visitatori potranno degustare”.
ARGIOLAS (DOLIANOVA). Per il presidente dell’azienda casearia di Dolianova, Antonello Argiolas “il Romano ancora è conosciuto per il suo gusto troppo salato, ma non è più così. È diventata una grande Dop con tutti i requisiti da tavola e da grattugia – precisa – Caseifici aperti potrà far conoscere il prodotto e aiuterà il percorso di promozione nell’isola per far consumare ai sardi il Romano, che ha tutte le caratteristiche per essere un formaggio di punta anche a tavola: è il fulcro del lattiero caseario sardo”. Poi lancia un messaggio: “Venite a visitare i caseifici e vi renderete conto di quale economia c’è dietro questo pecorino, in Sardegna possiamo vantarci rispetto a tante altre realtà più conosciute” conclude.
TILOCCA (SA COSTERA). Per Leonardo Tilocca, presidente di Sa Costera di Anela, “fino a poco tempo fa c’era la convinzione che il prodotto fosse salato. Negli ultimi anni si è evoluto e questi eventi servono per far capire la qualità di questo prodotto di livello – dice – in questa iniziativa crediamo molto per far conoscere nella nostra terra il Pecorino romano e invogliare e far cambiare le vecchie idee, ormai superate, sul suo gusto”. Altre informazioni sull’iniziativa sul sito del Consorzio di tutela www.pecorinoromano.com. (CHARTABIANCA)
Inserisci un tuo commento