E alla fine rimpasto fu. Ma senz’anima.
Chiedevamo di mordere e aggredire i settori dell’agricoltura e pesca, politiche del lavoro, cultura e istruzione, trasporti, sanità, ritenendo questi comparti decisivi ai fini di un rilancio della azione politica in Sardegna.
Chiedevamo che ad interpretare il ruolo fossero chiamati soggetti dotati di un mix (alto) di competenze tecniche e politiche tali da non far pagare loro neppure lo scotto del noviziato e correre fin da subito perché fin troppo tempo è stato sciupato.
Richieste inascoltate con un approdo verso un leggero rimescolamento di carte del quale non cogliamo i tratti ispiratori.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Certo è che sarà complicato anche classificare il nuovo esecutivo.
In passato conoscemmo la giunta dei “nominati” (esecutivo Cappellacci), per poi passare a quella dei “professori” (primo governo Pigliaru). E questa?
Sara’ una giunta vegana? Sia chiaro: non ho nulla contro quella cucina ne’ carne né pesce. Solo che mi porta sempre qualche problema. Ad iniziare dal vino: non so mai cosa abbinarci.
Buona fortuna.
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