
Trascrivo il testo del mio intervento in Consiglio regionale sulla vertenza AIR ITALY. Ho cercato di spiegare, nei pochi minuti a disposizione, le ragioni che mi hanno spinto a chiedere l’inserimento del punto all’ordine del giorno della sedutala trattazione ed il fatto che dietro questa vertenza si celi un vero e proprio scippo di un pezzo pregiato del nostro patrimonio. Un evidente tentativo di localizzare altrove una esperienza industriale nata in Sardegna quasi per caso (Alisarda), cresciuta in teresa Sarda (Meridiana) e oggi chiamata a far diventare grande chi grande lo è già (Malpensa).
Ecco perchè è un tema di UNITA’ NAZIONALE per tutti i sardi e come tale ho cercato di trattarlo.
——————-
Signor Presidente,
oggi siamo chiamati in quest’Aula per fare due cose. Certamente non siamo qui per l’ennesimo confronto senza quartiere sulle colpe di chi ha amministrato prima, durante e dopo. Non ci interessa.
Siamo qui per prendere atto che abbiamo solo cinque giorni di tempo per scongiurare il trasferimento dei lavoratori e dei tecnici di Air Italy. Abbiamo ancora cinque giorni per battere quel colpo che vi ho sollecitato in Conferenza dei Capigruppo quando chiesi di portare nella seduta Statutaria del Consiglio il tema di Air Italy, il tema dei trasporti, per evitare di celebrare l’ennesimo funerale e di riempirci la bocca di epitaffi quando il latte sarà irrimediabilmente versato.
Facciamo quindi due cose: consegniamo un forte mandato politico al Presidente e all’Assessore, un forte mandato politico che non può essere che unanime; chiediamo la sospensione immediata dei trasferimenti. Queste azioni oggi siamo chiamati a compiere.
Diciamo a chiare lettere: questo Consiglio regionale non ci sta a veder spolpare, a vedere ridotta a brandelli un’esperienza industriale che è unica in Italia. Questo Consiglio regionale oggi se ne frega delle responsabilità, non è il giorno per rinfacciarci chi ha fatto di più o chi ha fatto di meno. Qui dobbiamo essere consapevoli che questo tema è un tema di UNITA’ NAZIONALE per i sardi e come tale deve essere trattato. A partire da me.
Tutti gli interventi che mi hanno preceduto hanno condiviso l’esigenza di battere un colpo forte. E allora diamo un mandato politico forte e autorevole, bipartisan, per bloccare questa stramaledetta procedura. Facciamolo per i lavoratori ma soprattutto facciamolo per la Sardegna, una Sardegna che rifiuta lo smembramento, che rifiuta di farsi mangiare pezzo a pezzo uno dei patrimoni di questa terra.
In questo lembo di terra sarda si sono formate maestranze, si sono creati i presupposti di uno sviluppo industriale che oggi consegna alla Sardegna un potenziale hub aeroportuale nazionale e internazionale: non accettiamo che l’esperienza Alisarda, Meridiana, Air Italy venga smantellata, smembrata. Diciamo STOP IMMEDIATO ai trasferimenti perché quei trasferimenti non solo sono 50 lavoratori, è un’esperienza che va via, è un patrimonio di saper fare che va via e che farà grande Malpensa.
Cari colleghi, leggete Il Sole 24 Ore in questi giorni, leggete le cronache nazionali, le pagine economiche: a Malpensa stappano le bottiglie di champagne per festeggiare l’arrivo della nostra compagnia.
Leggo in questi trasferimenti il primo passo per una dipartenza futura anche della sede legale, un consolidamento a Malpensa grazie ad una esperienza che ha contribuito a fare grande questa terra. Leggo in questi trasferimenti la consegna di un gioiello industriale che è nato qui, che qui è diventato grande e sul quale noi tutti abbiamo investito a partire dagli anni 60.
Battiamo quel colpo allora. Battiamolo insieme come abbiamo fatto con la vertenza del Pecorino Romano, altro nostro gioiello che rischiava di essere portato altrove e che finalmente qualche giorno fa il Tribunale di Roma gli ha reso giustizia, decretando la salvezza di questo patrimonio.
Ecco cosa intendo quando chiedo di battere un colpo: diamo un segnale forte. Diamo mandato al Presidente e all’Assessore perchè chiedano il blocco dei trasferimenti, e l’avvio di una procedura che non può che prevedere la conferma e il mantenimento del cuore di Air Italy in Sardegna.
Inserisci un tuo commento